PRIMA LA SALUTE

Oltre 100 mila lucani rinunciano alle cure o le rinviano e tanti si recano fuori regione aggravando il deficit sanitario e facendo perdere opportunità attraverso le economie indotte. In questi anni hanno pesato norme nazionali e ristrettezze finanziarie, ma noi abbiamo un deficit di programmazione. Sarebbe stato opportuno approvare prima il piano sanitario, e poi procedere al riordino aziendale, con modalità più coerenti con il nostro territorio, con i parametri che determino qualità, e allo stesso tempo equilibri finanziari. Sono state affrontate battaglie significative riguardo all’abbattimento delle liste di attesa attraverso la costituzione di uno specifico osservatorio regionale. Anche se la sfida per una sanità di qualità per tutti è ancora da vincere.

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