“Food Innovability”. Seminiamo futuro – di Piero Lacorazza

Gianni Lacorazza
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Intesa Fondazione Appennino, Fondazione Quadrans e Foodchain Spa per l’innovazione nel food.

di Piero Lacorazza


Parliamo di cibo, di agricoltura, di zootecnia. Parliamo di innovazione e sostenibilità. Parliamo di lavoro che crea benessere ed equità. Parliamo di un nuova sfida che parte dalle aree interne italiane.

In realtà piu che parliamo dovremmo dire operiamo, facciamo e trasformiamo il pensiero e la visione in azione di sviluppo locale. Abbiamo pensato al territorio, alle imprese e ai cittadini come ecosistema che crea e favorisce umanità, innovazione e sostenibilità; una sorta di human open innovation della ruralità.

Fondazione Appennino è anche questo. È dialogo tra un manifesto di scrittura di Appennino (i libri pubblicati con la casa editrice Donzelli) e un data provider, The Data Appeal Company spa, con il quale sperimentiamo il progetto “Goal 2030” per misurare la sostenibilità di un territorio. Libri e big data, data analisys insieme alla saggistica e alla narrativa. Un progetto segnalato da ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile) tra le 44 buone pratiche nazionali a servizio delle persone, delle istituzioni e delle aziende. Ne abbiamo parlato a lungo e sotto diversi aspetti. Una sperimentazione al centro di un confronto con un alcune università italiane e enti locali che hanno abbracciato la sfida del 17 SDGs di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile varata dall’ONU nel 2015. La nostra visione si trasforma in progetto concreto per aiutare decisori pubblici, aziende private e cittadini a cambiare strada o rafforzare se in linea con gli SDGs quella avviata.

Ma sul territorio, soprattutto rurale, interno ed appenninico, l’agricoltura e la zootecnia possono giocare un grande ruolo.

La sfida di Fondazione Appennino in questo campo è quella di aiutare a dialogare la genuità con la tecnologia, a pensare globale ed ad agire locale e ad evitare che l’innovazione che spinge la transizione digitale ed ecologica porti i margini ad essere sempre più marginali e i centri più centrali. Sarebbe un guaio per tutti l’aumento ulteriore dei divari territoriali e sociali, l’asfissia determinata da nuove disuguaglianze. Altro che Ripresa e Resilienza!
“Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile” é il Goal 2 di Agenda 2030 che dialoga rispettivamente con il Goals 1 e 10: “sconfiggere la povertà” e “ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi”.
Affondano in questo terreno le radici dell’accordo con Fondazione Quadrans e Foodchain spa per alimentare rispettivamente – evitando fraintendimenti “caritatevoli” per le aree interne ed appenniniche – i goals 7 e 8 dell’agenda 2030 che attengono le sfide della innovazione e della produzione.
L’oggetto di questa nuova sfida è nella missione di Fondazione Appennino e può risultare ancora più chiaro dal profilo dei partner con i quali abbiamo firmato l’accordo.

Fondazione Quadrans ha lo scopo di promuovere e supportare nuovi sviluppi e applicativi tecnologici in particolare la piattaforma Quadrans e la ricerca, lo sviluppo e l’istruzione di base per diffondere ovunque protocolli e strumenti decentralizzati che consentano agli sviluppatori di produrre applicazioni decentralizzate di nuova generazione (Dapps) e di costruire insieme a livello globale una rete internet più accessibile, gratuita e più affidabile; segnatamente, in primo luogo, la Dapp concernente la Tracciabilità e Rintracciabilità in ambito agroalimentare, inglobando all’interno della piattaforma tutti gli standard mondiali riguardanti il food.

Foodchain spa è una delle prime società al mondo ad aver applicato la tecnologia blockchain al mondo agroalimentare per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti/processi, è leader italiana nella progettazione e sviluppo di soluzioni Dapp che utilizzino la tecnologia blockchain e ha l’obiettivo costante di sviluppare soluzioni sempre più agili, efficaci e all’avanguardia per migliorare il posizionamento e la reputazione digitale delle aziende.

Quali sono gli obiettivi che questa intesa vuole perseguire?

  1. Realizzare e portare in sperimentazione sistemi innovativi finalizzati alla valorizzazione della qualità della produzione animale e vegetale, valorizzando la trasparenza del processo di produzione.
  2. Valorizzare l’agricoltura di precisione per un uso consapevole delle risorse, per conferire qualità alla produzione, per sostenere il reddito delle aziende agricole, per combattere i cambiamenti climatici;
  3. Aiutare il produttore a garantire meglio il consumatore, a realizzare un prodotto in linea con le esigenze dei mercati e, dall’altro, a garantire il suo prodotto e, di conseguenza, il suo brand.
  4. Sostenere azioni per la valorizzazione del territorio e del paesaggio in cui operano le aziende agricole.
  5. Collaborare per percorsi di formazione su tecnologie emergenti

Insomma, parte un’altra sfida che non è la sfida di Fondazione Appennino ma la scommessa di una comunità più ampia che deve trovare attraverso queste traiettorie la visione, la forza, le energia, la competenze e il coraggio per costruire un riscatto e per alimentare progetti di sviluppo locale  orientati a creare benessere ed equità, umanità, innovazione e sostenibilità.

(da www.civiltaappennino.it )

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