Libertà è parteciapazione.
La partecipazione rende liberi.
Iscritte/i e non al Partito Democratico possono partecipare. Mi sembra una opportunità per discutere di valori, di idee e di scelte che possono aiutare a far crescere Benessere, Equità e Sostenibilità.
Ho proposto tre Agorà e tutte sono state approvate.
Ora tocca a te.
Di seguito le tre Agorà democratiche:
Democratici 2030. I 17 SDGs in Agenda
data Agorà 19/02/2022 – ora d’inizio 9.30
- Descrizione
Vogliamo quello che siamo e siamo quello che vogliamo.
Per cambiare il mondo e renderlo più sostenibile tocca ai democratici sperimentare modelli e strumenti che misurino la propria proposta politica sulla base dei 17 SDGs dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile varata dall’ONU nel 2015. Ogni anno l’ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile) elabora dati e rapporti valutando gli impatti delle politiche nazionali e regionali verso i 17 SDGs dell’Agenda 2030.
Un partito che vuole dare linfa a valori democratici ha l’assuluto bisogno di avanzare proposte e battersi per la giustizia ambientale, sociale e generazionale.
E quindi indispensabile che i 17 SDGs dell’Agenda 2030 siano il binario su cui collocare le proprie scelte. Siamo quello che vogliamo.
Scuola 2030. Demografia in Agenda?
data Agorà 19/02/2022 – ora d’inizio 15.00
Descrizione
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C’è bisogno di una lettura attenta dei dati demografici per gli impatti che potranno determinare sulla organizzazione della scuola e sulla piena esigibilità del diritto all’istruzione. Il tema demografico impatterà in maniera determinante sul futuro del nostro Paese, sul welfare, sul PIL, sul benessere e la felicità. Po
Si potrebbero determinare nuovi divari e disuguaglianze. Osservare la questione demografica attraverso la lente generazionale (la scuola) e la lente dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile potrebbe aiutare ad orientare meglio le politiche, la programmazione e gli investimenti.
Agricoltura 2030. Identità ed innovazione in Agenda
ISCRIVITI
data Agorà 18/02/2022 – ora d’inizio 15.00
- Descrizione
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L’Italia del made in Italy ha radici profonde, ecosistemi di grande valore che possono sviluppare maggiori e migliori potenzialità se i territori, di pianura e di montagna, centrali o marginali, saranno sempre più funzionalmente interconnessi. L’agricoltura è il settore che più di ogni altro può generare coesione territoriale e sociale a condizione che prenda dal verso giusto la transizione digitale ed ecologica.
L’anima del nostro Paese potrà essere più feconda se incrocerà la ricerca, la innovvazione e il trasferimento tecnologico. Il faro devono essere i 17 SDGs dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile varata dall’ONU nel 2015.